Rarita o Rara (Phytotoma rara) Tanagra Ornata (Tanagra ornata) Tanagra estiva (Pyranga aestiva) Calliste dalla Nuca Rossa (Calliste festiva) Tapiranga dei Brasiliani (Ramphocelus brasilianus) Averla dalla Testa Nera (Lanio atricapillus) Amadina Fasciata (Amadina fasciata) Amadina dalla Testa Nera (Spermestes cucullata) Fringuello Porporino (Phrenestes ostrinus) Cloebia Mirabile (Chloebia mirabilis) Uccelli PasseraceiI Mammiferi Gli Artiodattili I Carnivori I Cetacei I Folidoti Gli Insettivori Gli Iracoidei I Lemuri I Marsupiali I Monotremi I Perissodattili I Pinnipedi I Proboscidati I Rosicanti Le Scimmie Gli Sdentati I Sirenidi I Tubulidentati I Volitanti Gli Uccelli I Brevipenni I Cantatori I Coracirostri I Fissirostri I Giratori Le Gralle I Lamellirostri I Levirostri I Longipenni I Pappagalli I Passeracei I Rapaci I Razzolatori I Ronzatori Gli Steganopodi Gli Urinatori Uccelli Brevipenni Cantatori Coracirostri Fissirostri Giratori Gralle Lamellirostri Levirostri Longipenni Pappagalli Passeracei Rampicanti Rapaci Razzolatori Ronzatori Steganopodi Urinatori VITA DEGLI ANIMALI - UCCELLI - PASSERACEICAPI (Saltator coerulescens)E' caratterizzato in complesso dalla coda lunga e arrotondata, dall'ala piuttosto corta e dal piede molto robusto; il becco è alto, forte, compresso ai lati e con la punta dritta, e il suo colore è nero. Di forme agili, lungo venti centimetri, ne ha trenta di apertura d'ali, e la coda misura otto centimetri circa. Le piume sono color grigio-ardesia azzurrognolo, tinte di giallo-bruno sulla nuca, sul dorso e sulle ali, specie sulle grandi copritrici anteriori; le redini, una striscia sopra l'occhio e la gola sono bianche, mentre i lati del collo sono limitati da una striscia nera; la parte superiore del petto è grigia, la parte inferiore e la parte media del ventre grigio-bianchicce, il sottocoda e la parte interna delle ali giallo-ruggine con macchie grige; la coda è grigio - ardesia - scuro. Il becco è grigio bruno con margini più chiari, l'iride bruno-rossa e i piedi nero-ardesia. I capi sono diffusi nell'America del Sud e in particolare nelle province meridionali del Brasile, nel Paraguay e sui versanti delle Cordigliere. Popolano gli argini, le siepi, i cespugli e i radi boschetti piuttosto che le selve propriamente dette, e non amano posarsi sul terreno. Sono uccelli stazionari e vivono in coppie o in drappelli formati generalmente da specie diverse; non hanno timore di accostarsi alle case dei coloni, ai quali recano danni notevoli guastando spesso le loro piantagioni. Sul terreno si muovono impacciatamente, ma anche nel volo non sono particolarmente rapidi ed eleganti: procedono a fatica e si interrompono di frequente. La voce non possiede pregi di sorta e il grido di richiamo è composto di un solo monosillabo più volte ripetuto. Solo al tempo degli amori riescono a improvvisare un canto che risulta abbastanza gradevole. Si cibano di semi, gemme, chiocciole e vari insetti, ma non disdegnano la carne che i coloni espongono a volte ad essiccare. Costruiscono il nido in novembre, ammassando senza grande perizia radici di ogni grossezza fra i rami più alti di certi arbusti. Vi depongono due o tre uova azzurro-verdicce, coperte all'estremità ottusa di numerose linee e macchie nere. Vi sono specie affini che al posto delle radici adoperano il muschio, sempre tuttavia con risultati mediocri. Nessuno, tranne il naturalista, ha interesse a tenere il Capi prigioniero: in gabbia infatti non canta mai. Nutrirlo è però facile: accetta tutto con grande voracità, pane duro o ammollato, granturco cotto, fiori, gemme e persino il muschio, e vive pacificamente con gli eventuali compagni di prigione.Guadagnare navigando! Acquisti prodotti e servizi. Guadagnare acquistando online. RARITA o RARA (Phytotoma rara)Questo uccello è particolarmente inviso ai coloni per la sua abitudine di tagliare nettamente col becco affilato e finemente seghettato le pianticelle di cui si ciba, recidendole alla radice. Questa abitudine costituisce spesso per la Rara un puro e semplice passatempo, non giustificato dalla necessità di nutrimento. poiché di una gran quantità di ortaggi recisi non mangia che poche foglie. La guerra che i contadini conducono contro questo piccolo vandalo delle piantagioni tende con successo a sterminare la specie. Vi sono in palio persino dei premi per i ragazzi che riescono a trovarne le uova. Le Rare sono fringuelli crassirostri, molto somiglianti ai capi, ma distinti da questi proprio per le dentellature del becco, cui abbiamo accennato sopra. Il nome trae origine dal loro rauco grido di richiamo. Misurano quindici centimetri e mezzo di lunghezza, circa ventotto di apertura di ali, e cinque e mezzo di coda. Il colorito, quasi eguale nei due sessi, è piuttosto uniforme; le parti superiori sono di color verde-oliva scuro, le parti inferiori sono rossicce. La fronte è rosso-ruggine con le piume del capo più scure, con strisce nere; la parte superiore del petto e le timoniere inferiormente, sono rosso-ruggine e brune. Le ali grigio-scure, quasi nere, con due strisce bianche formate dalle estremità delle copritrici; le penne timoniere sulla punta sono scure. Becco e piedi sono grigio-neri, l'iride rosso-carminio. Questo uccello vive nel Cile e in Bolivia sul versante orientale delle Ande. Preferisce come dimora le regioni asciutte e solitarie della zona temperata, lo si trova tanto sulle colline che in pianura, ma mai nelle valli caldo-umide a folta vegetazione. Si tiene sempre nella zona in cui si coltivano meglio i cereali, né più in giù né oltre, ed è comunissimo in luoghi abitati e coltivati. Non si posa quasi mai a terra ma sempre sulle cime degli alberi da frutta. In tutte le stagioni dell'anno vive isolato o in coppie e anche in drappelli assieme ai capi: percorre vigneti e giardini e danneggia le piante troncandone i getti e beccandone i frutti, specialmente all'alba e al tramonto. Ha volo breve e basso, e nelle abitudini somiglia molto ai capi: è un uccello pigro e non si cura di quanto avviene attorno a lui, al punto che se un cacciatore uccide uno dei due vicini, l'altro resta tranquillamente fermo finché non gli tocchi la stessa sorte. Si ciba di sementi e di tenere foglie, come si è detto. Il suo becco è sempre macchiato di verde, a testimonianza delle sue continue devastazioni. Se vivesse in stormi molto numerosi non risparmierebbe una pianta in tutta la regione in cui è solite abitare. Nidifica in autunno e anche il suo nido, come già abbiamo detto per quello del capi, non presenta nulla di interessante, tranne che è mediocre per struttura e materiale di costruzione. Le uova sono bianche punteggiate di rosso. E' abbastanza facile sorprenderlo perché di giorno resta a lungo posato sulle cime dei cespugli e degli alberi, e sui pali degli steccati di cinta delle proprietà.TANAGREQuesti bellissimi uccelli sono dei conirostri, della grossezza di un passero o poco più.La forma del becco è quasi sempre conica, a punta poco ricurva con una leggera intaccatura nel margine della mascella superiore, presso l'apice. Hanno ali e coda corte, piume piuttosto rigide e colorate vivacemente di azzurro, di verde, di rosso, mescolati al bianco e al nero. Le femmine sono sempre più sbiadite, molto meno appariscenti. La loro sede è la zona calda racchiusa fra i due tropici, ma si trovano in varie zone del continente americano. Abitano di preferenza nei boschi, talune specie preferendo gli alberi alti, altre i cespugli e gli arbusti. Non si avvicinano molto all'abitato ma arrivano spesso a devastare le piantagioni. Anche le specie che hanno una certa attitudine al canto dispongono di voce poco gradevole e sanno emettere soltanto pochi suoni sconnessi, per cui si può dire che la loro unica attrattiva siano i bei colori delle piume, che brillano da lontano fra le ombre delle selve. Si cibano di varie sostanze, ma il principale alimento consta di bacche e di piccoli frutti carnosi, dolci e farinosi. Molti dànno la caccia agli insetti e alcune specie mangiano solo sementi asciutte. In gabbia vengono tenuti di rado: oltre ad avere negato il dono del canto, infatti, non familiarizzano con l'uomo e non se ne sanno conquistare la simpatia. TANAGRA ORNATA (Tanagra ornata)E' piuttosto grande in confronto ai soggetti della sua famiglia: lunga circa diciotto centimetri compresa la coda che ne misura circa sei, ha un'apertura d'ali di circa ventidue centimetri. La testa, il collo, il petto e il ventre fino alLe gambe sono color azzurro-indaco, grigiastri qua e là dove traspariscono le basi delle piume che sono ancora grige; la parte media del ventre, le cosce e il sottocoda sono di un verdiccio grigio-cenere. Il dorso è grigio-verdiccio sudicio, sparso di azzurro-indaco. Le piume delle ali sono in parte azzurre come il petto e in parte giallo-oro; il resto dell'ala bruno-grigio con orlature verdi. La coda è grigia con le penne mediane tinte di verde e le altre bordate di questo stesso colore. Nella femmina le parti azzurre del maschio sono di un verde - grigio - azzurrognolo, il color verde e il gialliccio delle ali è più pallido e poco appariscente. Abita in tutti i boschi delle coste brasiliane, arrivando dal Rio delle Amazzoni fino alla Guyana. Ama le foreste rade e le piantagioni dove si intrattiene isolata o in coppie. Allegra e mobilissima, ravviva tutte le macchie di quelle lussureggianti regioni, si avvicina abbastanza arditamente alle abitazioni dell'uomo e devasta sovente frutteti e aranceti. Il canto, che di solito si riduce a un semplicissimo grido di richiamo, diviene nel maschio, all'epoca degli amori, abbastanza gradevole. Costruisce il nido, che somiglia a quello del nostro verdone, nei folti cespugli o sugli alberi di poca altezza.TANAGRA ROSSA (Pyranga rubra)Caratterizzano questo genere la forma snella, le ali aguzze che arrivano fino quasi a metà della coda, il becco grosso, conico sebbene alquanto arcuato, con margini rientranti. Le piume sono lisce e resistenti, rosse nel maschio e gialle nella femmina. Lunga circa diciassette centimetri, ne ha ventisei di apertura alare e sei e mezzo circa di coda. L'intero abito del maschio adulto è di un colore rosso scarlatto, sul quale spiccano vivacemente le ali e la coda di un bellissimo nero brillante. Il maschio conserva questo piumaggio soltanto fino alla fine della cova; poi lo cambia venendo a rassomigliare alla femmina, che è colorata in verde nelle parti superiori e verde-gialliccio nelle inferiori. Questo periodo di muta comincia in agosto e per tutta la sua durata il vestito della Tangara, variegato di rosso e di verde, risulta pur sempre elegante e grazioso.TANAGRA ESTIVA (Pyranga aestiva)Molto più grande delle specie affini, misura in lunghezza oltre diciotto centimetri con un'apertura d'ali di oltre ventisette. Come la tanagra descritta precedentemente, anch'essa è rossa, ma le ali e la coda, anziché nere, sono color rosso-cinabro bruniccio e tutto l'abito in generale ha colori più modesti. La femmina è verde-oliva con la testa e il collo brunicci; ha le parti inferiori gialle con tracce rossicce lungo il mezzo del petto e del ventre. Nell'età molto adulta rassomiglia al maschio e quello, a sua volta, nel periodo della muta, dopo la riproduzione, somiglia alla femmina. Gli individui giovani somigliano alla madre. Questi uccelli vivono nell'America del nord, e cercano i profondi silenzi delle grandi foreste; spesso si incontrano posati sulle cime degli alberi più alti, con i bei colori che brillano al sole. Sono animali pacifici e amanti della solitudine, tanto che non si uniscono a branchi o a stormi neppure quando intraprendono lunghi viaggi. Vivono silenziosamente in coppie ed hanno semplici abitudini. Non è raro che compaiano molto inopportunamente nelle piantagioni, saccheggiandovi gli alberi da frutta e le piante del lino. Benché poco diffusi, sono ben noti in tutti gli Stati Uniti, e vi si trattengono da maggio a settembre. Con il sopravvenire dell'autunno intraprendono le loro regolari migrazioni verso i più caldi Paesi dell'America settentrionale, comparendo di frequente soprattutto in Brasile; e nel corso di questi lunghi spostamenti stagionali volano a grandi altezze, sorvolando i boschi e facendo sentire il loro semplice grido. Il cibo della Tangara Fuocata Estiva è quasi esclusivamente composto di insetti che l'uccello ghermisce in volo: a terra non si trattiene molto di frequente, forse perché le è più difficile trovare l'alimento che più la soddisfa, e anche tra i rami degli alberi non appare completamente a proprio agio. Il nido viene costruito senza nessuna cura particolare, in vista sui rami bassi degli alberi che circondano luoghi aperti o addirittura lungo i margini delle strade frequentate. Se una femmina si vede scoperta mentre è intenta a covare, non solo non fugge ma resta imperturbabile a lasciarsi contemplare fin da vicino. La parte esterna del nido è fatta con steli secchi e radici, l'interno di erbette sottili, e tutta la costruzione è così malferma che basta scuotere leggermente l'albero per farla cadere. La covata è di quattro o cinque uova color azzurro-chiaro o azzurro-verdiccio scuro, punteggiate di azzurro-rossiccio o di porpora chiaro. Maschio e femmina covano assieme per dodici giorni ed assieme provvedono a nutrire la prole, specialmente di insetti. I giovani restano uniti ai genitori fino al momento della migrazione e si mostrano reciprocamente affettuosissimi. Una giovane tanagra che aveva abbandonato il nido da poco fu presa e collocata con la gabbia in un giardino. Pur trovandosi a grande distanza dal luogo dove presumibilmente risiedevano i genitori, la madre riuscì a raggiungere la prigioniera, e mostrandosi agitata e tentando in mille modi di liberarla, la nutrì fino a quando il padrone impietosito non aprì la prigione. Tranquilli e taciturni come sono, questi uccelli non vengono che raramente allevati in gabbia; temono oltretutto i cambiamenti di clima.CALLISTE DALLA NUCA ROSSA (Calliste festiva)E' un uccelletto lungo appena tredici centimetri con circa quindici centimetri di apertura d'ali e cinque di coda. Variopinto ed elegante, snello, con piume morbide e lisce, ha la parte superiore del capo e la gola di un bellissimo azzurro - oltremare, la fronte, le redini, le piume nasali, il mento e la parte superiore del dorso neri, la parte superiore della fronte e le piumette sulle palpebre di un bel verde - azzurro; sotto e sopra gli occhi e alla base della mandibola inferiore si stacca una bellissima fascia color cinabro che occupa la regione dell'orecchio, i lati del collo e tutta la nuca fin sotto la parte posteriore del capo. Il resto del corpo è di un verde vivacissimo che sfuma in giallo sul sottocoda e sulle gambe. Le ali sono nero-brunicce, con le remiganti vivacemente orlate di verde e i margini ornati di una striscia arancione la coda è verde, il becco nero e lucido, nero-ardesia o anche bruno-carne, grigiastro il piede. La femmina, benché più sbiadita, somiglia in tutto al maschio, tranne che per alcune macchie nere sul color verde del dorso. Questo uccello piuttosto raro vive nelle foreste delle coste orientali brasiliane, nonché nelle boscaglie che rivestono i colli delle zone più elevate dell'interno.TAPIRANGA DEI BRASILIANI (Ramphocelus brasilianus)E' una specie della famiglia delle tanagre, caratterizzata dal becco grosso e alto, rigonfio alla base, provvisto di una callosità di colore speciale che si allunga sotto la mandibola inferiore fin sotto l'angolo dell'attaccatura. La mandibola superiore ha margini molto rientrati e la punta, senza dente o intaccatura, ripiegata all'ingiù. La Tapiranga dei Brasiliani è lunga diciassette centimetri e mezzo, ha un'apertura alare di oltre ventidue centimetri e la coda di undici. La femmina, come sempre, è un po' più piccola. Le piume del maschio sono di un vivace color rosso sangue uniforme, assai resistenti e lucide, le ali e la coda nero-brunicce tendenti al nero deciso col progredire dell'età Le ali superiormente sono coperte di piume, orlate di rosso e di bianco; il becco è nero-bruniccio con la callosità della mascella inferiore bianca. L'iride è di un bel rosso, i piedi color piombo-scuro. Nella femmina le parti superiori, eccettuata quella inferiore del dorso, sono di un bruno-grigio poco appariscente e le parti che nel maschio sono bruno-grige risultano più chiare; manca la callosità del becco, ma in complesso la rassomiglianza col maschio è evidentissima. Patria della Tapiranga è il Brasile, dove si incontra frequentemente tra i cespugli fioriti e la folta vegetazione che fiancheggia le rive dei fiumi, o fra le foglie delle mimose. Cerca l'ombra dei boschetti piuttosto che il buio delle foreste vergini. Ancor più diffusa è lungo le rive dei fiumi che percorrono le regioni meridionali della sua patria, e tra i canneti in riva al mare in prossimità delle foci. Si unisce in piccole brigate in cerca di cibo, saltella vivacemente tra i folti cespugli, facendo sentire senza interruzione il suo breve grido di richiamo, che non è molto diverso da quello del nostro passero. Quando giovani e adulti si mescolano insieme, si possono distinguere proprio da questo grido che nei giovani suona diversamente. Si cibano di aranci, bacche e varie frutta. Il nido viene costruito sulle biforcazioni dei rami bassi degli alberi: esternamente è rivestito di muschio e all'interno di radici e sottili fibre secche, e vi si trovano generalmente due uova di un bel colore celeste o verde, cosparse di macchioline brune e di segni neri all'estremità ottusa. Per il carattere temerario che dimostrano, la caccia alle tapiranghe dei brasiliani è considerata molto facile.AVERLA DALLA TESTA NERA (Lanio atricapillus)E' lunga dodici centimetri, l'apertura alare ne misura oltre ventuno, la coda sei. Il colore dominante del maschio è un bel giallo su cui spicca il nero del capo, del collo, delle ali e della coda. Il giallo del dorso e del petto ha qualche sfumatura rossiccia, l'ala nella parte superiore è attraversata da una fascia bianca. La femmina è rosso - verdiccia, verde-scura sul capo, gialla nella parte media del ventre e rosso-verdiccia sul petto. E' comunissima nelle zone costiere e nelle piantagioni della Guyana e anche sulle falde delle Ande boliviane, dove si incontra in piccoli drappelli.GUTTARAMA (Euphone violacea)Sempre nella famiglia delle tanagre, il Guttarama rappresenta il genere degli organisti. I principali caratteri di questo uccello sono il corpo tozzo, la coda corta e la mascella inferiore provvista dietro l'apice di due denti. La testa è grossa, il becco forte, largo e alto presso la base, compresso ai lati nella parte anteriore, con margini rientranti. L'anatomia di questi uccelli mostra una strana particolarità: essi non hanno un vero stomaco ma presentano soltanto una dilatazione fusiforme dell'esofago al posto del gozzo. Le piume, nei due sessi, variano molto di colore. Nel maschio, la fronte e le parti inferiori sono giallo-uovo, il dorso, cominciando dalla nuca, è viola-azzurro con riflessi metallici che si accentuano sulle copritrici delle ali, decisamente verdi, e sugli orli delle remiganti bianche presso la base della parte interna. Le penne della coda sono superiormente dello stesso colore metallico delle ali, inferiormente nere; le due ultime timoniere sono bianche sulla barba interna e sugli steli. La femmina è di un color verde-oliva, niente affatto brillante, nelle parti superiori, in quelle inferiori è giallo-grigia, e bruno - grigia sulle remiganti e sulle timoniere; i giovani hanno una grande somiglianza con le femmine. Le misure vanno dai dieci centimetri della lunghezza totale, di cui tre sono costituiti dalla coda, ai diciotto centimetri dell'apertura alare. Vive nell'America del Sud, specialmente diffuso in Brasile e nella Guyana; si tiene normalmente solitario o in piccole brigate, nei boschi più fitti, e qui si dimostra assai mobile e vivace, continuamente in moto tra i rami. Il suo cibo consiste in bacche selvatiche di vario genere e in frutti di aranci e di banani, dei quali è ghiottissimo; e, naturalmente, questa sua preferenza, unita a quella che, in alcune regioni, dimostra per le risaie, è di non poco danno per l'agricoltura. Gli è attribuita una voce sonora, duttile e gradevole all'udito; e quanto alla riproduzione, sappiamo che sceglie, per costruire il nido alberi e folti cespugli, e che le uova sono assai lunghe, di colore generale rosso pallido con macchie più scure sull'estremità ottusa. In cattività è abbastanza facile incontrarlo, nei Paesi d'origine, e mantiene immutate le doti che lo rendono piacevole quand'è libero.AMADINEL'Africa, l'Asia meridionale e l'Australia ospitano una famiglia di passeracei che si distinguono per il corpo tarchiato e variopinto, per il becco robusto e privo di uncino e per i piedi piuttosto deboli.Nella norma, i due sessi si possono distinguere per il colore, che è nel maschio più distinto e vivace. Il nome dei componenti di tale famiglia è Amadine. Sono di natura vivacissima. E' raro che vivano isolate, preferendo trattenersi in gruppi di qualche consistenza numerica o addirittura in branchi sterminati. Le loro sedi sono di solito costituite dai radi boschetti della steppa, ma alcune specie scelgono pure i canneti e le alte erbe che coprono le grandi pianure, oppure zone completamente squallide. Volano assai bene, si muovono sul terreno e tra gli arbusti con agilità e, si direbbe, senza posa, sempre alla ricerca di cibo, che consiste prevalentemente nei semi delle erbe più diverse. Il loro canto non è particolarmente piacevole, ma esse in un certo senso sembrano voler compensare le sue scarse attrattive con l'assiduità, che le spinge a cantare durante tutto l'anno. Si riproducono con l'inizio della primavera, e il periodo degli amori è molto prolungato; le cove proseguono anche durante l'estate, e da esse nascono da tre a sei figli. Benché siano di aspetto piacevole, addomesticabili e di buon carattere, le Amadine non sono molto apprezzate dagli indigeni in schiavitù, forse perché a renderle scostanti è la loro abitudine frequente a devastare i campi di cereali, cosicché gli abitanti si interessano a loro soprattutto per distruggerle nella maggior quantità possibile. Oltre che dall'uomo, i maggiori pericoli vengono, per questi uccelli, dagli animali da preda come il falco, dai marsupiali e persino dai serpenti e dalle grosse lucertole. E' più facile trovarli nelle collezioni europee, e qui essi non esigono che poche cure, vivendo a lungo e riproducendosi con facilità. Cappuccino tricolore o Ventre bianco AMADINA FASCIATA (Amadina fasciata)Lunga all'incirca tredici centimetri, con la coda di quattro e l'ala di sei, ha un becco molto robusto con la mascella superiore che, piana alla base del culmine, si insinua nel mezzo della fronte. La mascella inferiore è larga, le ali di media lunghezza e la coda breve ed arrotondata. Generalmente, il colore del maschio è nocciola, più scuro sul dorso che nelle parti inferiori. Dappertutto ha delle linee flessuose nere, che sul petto e sui fianchi si dispongono a forma di V. Le copritrici superiori dell'ala finiscono con una mezzaluna nera e con una macchia grigio-rossiccia, e le remiganti sono orlate di fulvo. A distinguerlo dalla femmina concorre, oltre ai colori complessivamente più definiti, un largo nastro color carminio che attraversa la gola bianca da un occhio all'altro. L'iride è bruna, più pallidi il becco ed i tarsi. L'Amadina Fasciata è un uccello diffuso in numerosi stuoli nell'Africa occidentale. Si tiene lontana dal deserto come dalle grandi foreste che fiancheggiano le rive dei fiumi, tra le quali non compare che casualmente e di rado. La sua sede preferita è data dai boschetti non troppo fitti che sono sparsi nelle steppe, e qui trova il suo nutrimento principale, grani e sementi di erbe che spesso va a cercare anche nei campi coltivati. Le ore preferite per il pasto sono quelle antimeridiane e nel pomeriggio, spezzate da un periodo trascorso in riposo tra le ombre degli alberi più folti. In gruppi di alcune decine di individui, nei quali si insinuano a volte i rappresentanti di specie affini, svolgono la loro ricerca di alimenti muovendosi sul terreno e avvicinandosi anche ai luoghi abitati. Disturbate, si rifugiano sui rami degli alberi circostanti, ma se la minaccia viene da qualche uccello da preda, i gruppi si levano e si allontanano a grandissima velocità, cercando rifugio su arbusti o cespugli che, per essere muniti di spine, offrono loro le maggiori garanzie di sicurezza. L'accoppiamento succede nei mesi di settembre e di ottobre, che corrispondono alla nostra primavera. Ambedue i genitori si associano nella costruzione del nido, nella cova e nell'alimentazione della prole: e in quel periodo il maschio, affaccendato ad aiutare la compagna, si dimentica persino di cantare. Il nido ha una forma quasi sferica, con la parte superiore chiusa e un foro laterale per l'ingresso; all'interno è rivestito di materiali soffici e caldi. In esso vengono deposte quattro o cinque uova bianche punteggiate di rosso, dalle quali, dopo circa due settimane di incubazione, escono i piccoli vestiti di una folta lanugine: padre e madre li nutrono di semi precedentemente rammolliti nel gozzo. La prima covata è seguita da molte altre fino al tempo della muta delle penne, che pone termine al periodo della riproduzione. I soggetti osservati in gabbia si dimostrano di eccellente indole, e gli individui dei due sessi si amano teneramente: di solito li si tiene in grandi gabbie comuni, ma è necessario separare le coppie se si vuole ottenere la propagazione. In queste condizioni si riproducono con grande facilità.AMADINA DALLA TESTA NERA (Spermestes cucullata)E' una delle specie più note nel genere delle amadine incappucciate, genere caratterizzato dal becco meno acuto rispetto alla specie precedentemente ricordata.Le ali sono lunghe, la coda breve e graduata e il piumaggio compatto. L'Amadina dalla testa nera misura in lunghezza otto centimetri e le sue ali si aggirano sui tre centimetri. Nelle parti superiori il colore è scuro e lucido, quasi nero sulla testa, sul collo e fino alla parte superiore del petto, il quale sui lati ha una gran macchia splendente di un bel verde metallico. Le parti inferiori sono bianche, e così pure il groppone, le copritrici inferiori e superiori della coda e i lati del ventre. Le remiganti e le timoniere sono invece nere. L'iride è bruna, la mascella superiore nera e quella inferiore bianchiccia, il piede anch'esso nero. Distinguere i due sessi non è facile: di solito la femmina ha la macchia verde del petto meno definita ed elegante, ed è alquanto più grande del maschio. I piccoli sono molto dissimili dai genitori, colorati uniformemente di bruno con delle striature appena visibili nelle parti inferiori: non c'è, nel loro piumaggio, alcuna traccia del bianco o del verde metallico caratteristici negli individui adulti. Dopo aver detto che queste amadine abitano preferibilmente nell'Africa occidentale, e soprattutto lungo il fiume Gambia, si possono richiamare, a proposito della loro vita e dei loro costumi, tutte le informazioni già date parlando della famiglia in generale e della specie precedente. Anch'esse preferiscono all'ombra delle grandi foreste le zone in cui il sole penetra più facilmente; si nutrono di semi di vario genere, nel periodo degli amori si dimostrano ardenti e profondamente attaccate. Costruiscono il nido e provvedono alla cova scambievolmente, e curano i piccoli per un periodo di tempo prolungato. In gabbia vivono tranquillamente e senza grandi pretese. Osservazioni precise e dettagliate sono state fatte su soggetti in cattività, e si è constatato che per essi il periodo della riproduzione è assai prolungato, potendo arrivare dal settembre alla metà di novembre dell'anno successivo. Una sola coppia giunse a covare, a riprese successive, quasi una cinquantina di uova, mettendo al mondo e allevando, senza soluzione di continuità, ben ventisei piccoli. FRINGUELLO PORPORINO (Phrenestes ostrinus)Si distingue dalle specie affini per la mole maggiore, ma soprattutto per le dimensioni superiori del becco.La sua lunghezza arriva ai quattordici centimetri, sei dei quali appartengono alla coda, e ogni ala raggiunge i sette centimetri. Il caratteristico becco è grande quasi come la testa, forte, conico, col culmine della mascella superiore fortemente arcuato: la stessa mascella si addentra nella fronte ad angolo ottuso, e quella inferiore è anch'essa grossa e robusta. La testa, il collo, il petto, il groppone e le copritrici superiori della coda sono di un vivissimo color rosso - sangue; il corpo, le ali ed il resto della coda sono invece bruni, come il piede; il becco è nero azzurrognolo. Anche questa specie vive nelle regioni occidentali dell'Africa, ha costumi simili alle precedenti e vive facilmente in cattività. FRINGUELLO CANNAIOLO DAL PETTO CASTANO (Donacola castaneothorax) - FRINGUELLO CANNAIOLO DALLA DOPPIA FASCIA (Donacola bivittata)Sono i due tipi principali della specie dei fringuelli cannaioli, rappresentanti della famiglia delle amadine nel continente australiano. I loro caratteri, del tutto simili, giustificano una descrizione comune. Hanno il becco breve e grosso, rigonfio alla base e col culmine rilevato; le ali sono piuttosto lunghe, la coda corta è arrotondata e le gambe robuste. La lunghezza si aggira sui dieci centimetri. La testa e la parte superiore del collo sono cinerine, le parti superiori rossicce, le copritrici superiori della coda aranciate o fulve. Il petto, il ventre e le copritrici inferiori della coda sono bianchi o grigiastri, fasciati di nero ai lati. Il primo ha la gola e le guance bruno-nericce, nel secondo il nero è più accentuato e scende dalle guance fino al petto. Entrambi hanno sul petto una fascia di colore castano, che nel secondo esemplare si presenta più larga e divisa dalle parti inferiori da una seconda striscia di un nero deciso. Quanto alla colorazione, i due sessi non presentano sostanzialmente differenze di qualche rilievo. La patria di questi uccelli è, come abbiamo detto, l'Australia, e le zone che scelgono son quelle poste ai margini dei fiumi e degli stagni: essi prediligono infatti i canneti e i luoghi palustri, e sono molto abili nell'arrampicarsi tra quelle caratteristiche vegetazioni. Qui trovano il loro cibo, formato di diverse qualità di sementi e di verdure. Di indole allegra, non emettono suoni che possano definirsi un canto vero e proprio, ma piuttosto un grido uniforme e prolungato che va progressivamente indebolendosi fino a spegnersi del tutto. Si accoppiano nel tardo autunno, mostrando di amarsi teneramente e tenendosi sempre vicini e di buon accordo. In gabbia si adattano con facilità e, isolati in coppie, è facile che si riproducano.CLOEBIA MIRABILE (Chloebia mirabilis)Anche questi uccelli sono di origine australiana.Il loro becco è tanto alto e largo alla base quanto è lungo, le ali sono di media lunghezza e la coda è conica e breve. L'aggettivo con cui si definisce la loro specie è ampiamente giustificato dalla bellezza delle piume. La sommità ed i lati del capo sono di un bel rosso carminio marginato di nero nella parte posteriore, e pure la gola è nera; il collo è circondato da una fascia celeste, che si sfuma nel verde uniforme delle parti superiori. In basso, invece, il collare celeste è marginato da una larga fascia azzurro - lilla, che si prolunga sul petto ed è divisa da uno stretto orlo arancione dal ventre, colorato in giallo. Le ali hanno le remiganti orlate di giallo, e sulla coda le penne laterali sono azzurre e le centrali grigie o anche nere. In Australia sono specialmente localizzati sulla costa settentrionale, e abitano tra gli alti alberi che sorgono nelle pianure o, a somiglianza della specie precedente, tra i canneti sulle rive dei fiumi. Hanno costumi assai simili a quelli dei cannaioli, si nutrono come quelli di sementi, andando a volte a raccoglierle arrampicandosi sugli steli dei cereali nei campi coltivati. Non vivono granché riuniti e a volte si avvicinano ai luoghi abitati e si lasciano vedere perfino nelle città. Non è raro che facciano delle escursioni di diversa lunghezza. I nidi delle cloebie sono collocati tra i canneti, sugli alberi e, circostanza abbastanza singolare, a volte anche nei vani tra i fuscelli di cui si compongono i nidi di certi rapaci, i quali sembrano vivere con le piccole compagne in perfetto accordo. Quando costruiscono la loro casa tra i canneti, le cloebie compiono un lavoro di grande precisione, rifinendola accuratamente e sospendendola sopra le acque, per mezzo di una solida appendice che la unisce al fusto della canna. In cattività si adattano facilmente, anche se sono rare e molto costose; con i loro splendidi colori costituiscono un eccezionale ornamento per gabbie e collezioni. Vocabolario: culbianco. (s.m.), uccello dei passeracei, dal canto melodioso. Inglese wheatear Francese (m.) cul-blanc Tedesco (m.) Steinschmätzer dicòcero. (s.m.), uccello indiano dei passeracei. pagliarolo. (s.m.), piccolo uccello dei passeracei. Inglese marsh warbler Francese (f.) rousserolle Tedesco (m.) Binsenrohrsänger passeracei. (s.m. pl.), zool. ordine degli uccelli con generi insettivori. Inglese (pl.) passerines Francese (m.pl.) passereaux Tedesco (pl.) Sperlingsvögel Enciclopedia termini lemmi con iniziale a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Storia Antica dizionario lemmi a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Dizionario di Storia Moderna e Contemporanea a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w y z Lemmi Storia Antica Lemmi Storia Moderna e Contemporanea Dizionario Egizio Dizionario di storia antica e medievale Prima Seconda Terza Parte Storia Antica e Medievale Storia Moderna e Contemporanea Dizionario di matematica iniziale: a b c d e f g i k l m n o p q r s t u v z Dizionario faunistico df1 df2 df3 df4 df5 df6 df7 df8 df9 Dizionario di botanica a b c d e f g h i l m n o p q r s t u v z |
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